Novità terapeutiche nella sclerosi multipla
La Clinica Swiss Medica ha partecipato alla conferenza medica all'Amsterdam (7-09 Ottobre 2016) focalizzata sugli approcci esistenti e nuovi nell’ambito della medicina rigenerativa muscoloscheletrica. Le terapie cellulari emergenti , le terapie con le cellule staminali sono state presentate alla conferenza.
La Clinica Swiss Medica ha condiviso ed ampliato le conoscenze e l'esperienza nel trattamento delle malattie neurologiche . I nuovi approcci ai trattamenti hanno aiutato i partecipanti a formare un quadro più ampio sui più recenti sviluppi nel campo della neurologia.
Per la Swiss Medica è sempre un piacere condividere le proprie conoscenze, così come ampliarle partecipando a congressi medici in tutto il mondo. Uno di questi eventi si è svolto nel 2016 a Jeddah, in Arabia Saudita.
Nel settembre del 2015, la Swiss Medica ha iniziato la collaborazione con DNA Health Corp che si occupa di cure preventive, wellness ed invecchiamento sano attraverso programmi personalizzati per determinare stile di vita basati sul DNA.
Nel settembre del 2015, la Swiss Medica ha iniziato la collaborazione con DNA Health Corp che si occupa di cure preventive, wellness ed invecchiamento sano attraverso programmi personalizzati per determinare stile di vita basati sul DNA.
Nuovi studi hanno dimostrato che il trapianto di cellule staminali è molto più efficace rispetto la terapia con il mitoxantrone per i pazienti con sclerosi multipla e lesioni cerebrali. I ricercatori hanno provato che a seguito dei trattamenti con le staminali, i pazienti avevano meno lesioni cerebrali rispetto a quelli a cui è stato somministrato mitoxantrone.
È stato dimostrato che il caffè ha un altro beneficio per la salute che è anche legato alla sclerosi multipla. Questo studio attesta che qualche tazza di caffè al giorno potrebbe ridurre, anche se leggermente, il rischio della sclerosi multipla.
Studi recenti dimostrano che un’elevata assunzione di sale potrebbe essere responsabile dell’innesco della sclerosi multipla in alcune persone. Anche se è stata provata la connessione tra la maggiore assunzione di sale e la sclerosi multipla, essa non la può causare, ma solo aumentarne il fattore di rischio.
Gli studi dimostrano che le persone con SM sarebbero a doppio rischio di morte precoce, rispetto a quelli che non soffrono di questa malattia. Le persone che sviluppano la sclerosi multipla in età giovane sono più inclini a questo rispetto a soggetti che l’hanno sviluppata più tardi nella vita.
Le persone affette da sclerosi multipla di solito hanno la scarsa fiducia causata dai loro sintomi visibili (e talvolta invisibili). Inoltre, la debolezza e l’afffaticamento rendono più difficile la partecipazione alle attività da loro considerate importanti.
Le ricerche hanno dimostrato che un farmaco comunemente impiegato per aiutare pazienti con crisi epilettiche potrebbe essere utile anche per chi soffre di sclerosi multipla, perché riduce disturbi alla vista, sintomatici per circa la metà delle persone affette dalla sclerosi multipla.
ATM perdita della vista colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Questa condizione di solito reperibile nella popolazione più anziana e causa la perdita della vista nel campo visivo centrale. In casi più gravi la persona può perdere la vista completamente.
Una persona su tre che ne soffrono muore, rendendo il tasso di sopravvivenza della citata malattia molto basso. Questo tipo di cancro è difficile da trattare e curare, perché di solito nel momento in cui la persona ne viene a conoscenza, si è già diffuso ad altri organi.
FIVET è la procedura più conosciuta per le coppie che non possono concepire, ed ora è portata ad un livello completamente nuovo. Zain Rejani è il bambino nato nel maggio del 2015 e sarà ricordato nella storia medica come il primo bambino nato con fecondazione in vitro accompagnata dai trattamenti con le cellule staminali.
Gli scienziati sono sempre più vicini a rendere utilizzabile il sangue artificiale creato dalle staminali. Si aspetta che le prime prove abbiano inizio nel 2017: quando i test saranno eseguiti adeguatamente su esseri umani dimostrando che non esistono effetti collaterali o aspetti negativi, si può procedere con l’esperimento.
Dopo che molti esperimenti sui topi hanno dimostrato successo nella cura del carcinoma del polmone, gli scienziati hanno annunciato che nel 2016 inizieranno le sperimentazioni umane.
Studi recenti dimostrano che le cellule staminali potrebbero essere responsabili per la durata della vita umana. Ultime scoperte rivelano che la somministrazione dell’estrogeno ai topi sia maschili che femminili causa maggiore produzione delle staminali.