Trattamento con cellule staminali della sclerosi multipla testimonianze
Cliente: Laurence
Paese: Francia
Mi chiamo Lorence e sono affetto da sclerosi multipla. La malattia mi è stata diagnosticata nel 2002, fino ad ora e durante questi 13 anni è progredita nel modo che il mio stato di salute stava peggiorando gradualmente. All'inizio, con il peggioramento, dovevo camminare aiutandomi con un bastone, col passare del tempo anche con due, e quando dovevo camminare per la città o andare al supermercato, ero costretto a utilizzare la sedia a rotelle, perché non avevo la forza di camminare. Non è sempre così, a casa non la sto usando, uso soltanto il bastone ma appena esco fuori devo usare la sedia a rotelle.
Il suo nipote Le ha raccomandato la nostra clinica.Anche il mio nipote è stato quì ed ha conosciuto un paziente, penso che fosse un canadese di 35 anni a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla e che è arrivato alla clinica nella sedia a rotelle. Non so quanto tempo è rimasto alla clinica, penso qualche settimana. Alla fine, quando è ripartito, stava camminando aiutandosi con un bastone, non stava più usando la sedia a rotelle. Mio zio, che stava con il mio nipote, lo ha visitato un paio di volte perché il mio nipote è rimasto quì per quasi sei settimane. Durante quegli incontri, mi ha detto: „Devi informarti e provare quello che la Swiss Medica propone per la cura della sclerosi multipla“. Per quel motivo ho contattato la clinica e ho deciso di venire scegliendo la cura nella durata di 12 giorni.
Come si sente dopo la terapia?Sento che alcune cose ora sono migliorate, soltanto qualche minuto fa il neurologo stava quì ed ho fatto gli stessi test che ho fatto quando sono arrivato per la prima volta. Stamattina ho ripetuto tali test e lui ha notato che c’è un progresso, si vede il miglioramento di alcune cose. Il vero è che sento più forza nelle gambe, sono un po’ più flessibile nei movimenti ed è vero che stavo sentendo dei dolori quando sono arrivato 12 giorni fa, stavo sentendo tanto dolore nelle ginocchia, nei gomiti e nelle mani. I dolori erano forti ma ora, dopo 12 giorni, non li sento più. E’ un effetto positivo.
Qual è stato il procedimento? E’ stato difficile?Mi hanno fatto l’anestesia generale. So che il mio nipote, che pure ha fatto la terapia con le cellule staminali (entrambi i tipi), ha avuto l’anestesia locale ed è stato benissimo, non ha sentito niente e l’intervento è andato bene. Io avevo tanta paura e volevo l’anestesia generale, non volevo sentire i dolori. Durante il primo intervento dovevano essere prelevate le cellule staminali dal mio midollo osseo e iniettate nella mia colonna vertebrale, quando ho sentito in che cosa consisteva il procedimento mi sono agitato tanto ed ho chiesto l’anestesia generale. Il primo intervento è andato bene, mi sono svegliato e non ho sentito alcun dolore. Per quanto riguarda il secondo intervento – liposuzione del tessuto adiposo dallo stomaco – non ho sentito niente perché anche quell’intervento mi è stato fatto con l’anestesia generale.
E’ contento con il servizio, personale, medici?Sono piacevolmente sorpreso dalla disponibilità del personale. Non importa qual’ è la loro funzione nella clinica, se si tratta dei medici o delle infermiere, degli addetti alle pulizie o degli addetti alla mensa, sono tutti disponibili e proprio stamattina ho detto che mi sentivo come se non stessi nell’ospedale. Le camere nella villa sono belle. Ho avuto la fortuna che in tutti i 12 giorni il tempo era bellissimo, solare, anche se il vero sole di questa casa è il personale. Sono sempre disponibili, sorridenti e vogliono ascoltarti. Potete chiedere quello che volete, se volete bere o mangiare, qualsiasi cosa, sono sempre amichevoli, empatici, gentili, piacevoli.
E’ una cosa che aiuta tanto. Mi ha aiutato a sentirmi bene e a non sentirmi come se stessi in un ambiente ospedaliero, nonostante le infusioni che duravano per ore. Facevo tante infusioni durante il giorno, minimo quattro o cinque al giorno. Aiuta veramente quando desiderate fare una pausa, quando non ce la state facendo più o desiderate interromperle. Potete uscire fuori, prendere un caffè, mangiare qualche frutta, fare una pausa. Si può chiamare l’infermiera a venire, si ride insieme, loro hanno sempre una bella parola per il paziente, un bacio, vi danno la mano, è un piccolo gesto ma c’è sempre qualcuno con voi, non siete da soli.
Vi sembra di non stare in un ospedale?Non esistono le parole per descrivervelo perché quì si fa tutto in un modo naturale e piacevole. Infatti, non mi sento malato, è la cosa più importante – durante questi 12 giorni non mi sono sentito malato. Non ho avuto l’impressione di essere trattato come un paziente. Mi hanno trattato come se fossi una persona normale, è vero che prendo le medicine, le infusioni e sento ancora dei dolori, ma non mi sono mai sentito come se stessi in un ospedale.
Si è sentito come a casa sua?Proprio così. Qui c’è un atmosfera famigliare, ritmo famigliare, stesse persone, belle parole e il personale medico è sempre disponibile quando avete una domanda, vengono a trovarvi ogni giorno. E’ importante che loro non passano soltanto per la terapia, i dottori sono quì ogni giorno e Vi chiedono come avete passato la giornata, come vi sentite, se la vostra terapia è dura o no. Non c’è un atmosfera ospedaliera, non ci sono gli odori di un ospedale. Negli ospedali si sente sempre l’odore delle medicine. Qui non sento alcun odore. Vi sembra stare in una villa. Non stiamo in un ospedale, stiamo in una casa in cui si prendono cura di noi. I pazienti quì non si sentono malati.